“Sono una frase superflua che non aggiunge niente a un discorso. La nota di mezzo di
un intervallo di terza, lo zero all’interno dell’accordo delle altre due.”
Milano 2011. Marta, la protagonista, insegna musica dopo aver rinunciato a una carriera
da concertista, Scopre che Leo, il marito, frequenta un’altra donna. Attraversa stati d’a-
nimo diversi: rabbia, bisogno di rivalsa, competizione e tutto questo la porta a ripensare
la propria vita. Leo, diviso fra Marta e Adriana, è un oncologo che ogni giorno affronta
la disperazione dei malati terminali, sempre con il dubbio se sia giusto o meno aiutarli a
porre fine alle proprie sofferenza. Adriana è una psicoanalista. Ha il successo e una vita
piena, ma ha rinunciato alla famiglia. Resta incinta e si trova a muoversi fra la speranza
che Leo lasci la moglie, la liberazione dell’aborto o una vita da sola con il figlio. Per lei
un finale inaspettato. Per gli altri il dubbio o forse la scelta. Marta e Leo appartengono
alla generazione nata fra gli anni ’50 e ’60, coinvolta nei cambiamenti sociali e culturali
di quel momento, ma anche partecipe di un benessere che le ha permesso di costruirsi
una vita soddisfacente. Anche Milano, in qualche modo è protagonista, divisa fra la pro-
sperità, rappresentata dai personaggi, e l’indigenza di una varia umanità vecchia e nuo-
va che si muove per le strade della città.
Pervinca Paccini è nata a Milano. Ha insegnato Lettere nella scuola media e ha eser-
citato per 18 anni la professione di Dirigente Scolastico. Da più di 6 anni ha aperto in
zona Città Studi a Milano, una enolibreria (Le Libragioni) dove si vendono libri usati,
fuori catalogo e rari e dove si organizzano eventi culturali. Ha pubblicato nel 2010 con
Autodafé Edizioni, la raccolta di racconti Vuoti a perdere che ha vinto il premio per
l’arte e la cultura assegnato dal Circolo della Stampa di Milano, edizione 2011. Sempre
con Autodafé Edizioni, nel 2011 ha pubblicato il romanzo Viola. È autrice della comme-
dia Il materasso, messa in scena dal gruppo teatrale di D come Donna Le muse Matte.